1. Introduzione / contesto

Nel mondo della domotica, scegliere i dispositivi è solo una parte del lavoro. Il vero “nervoso” dell’ecosistema smart è il protocollo di comunicazione: quello che consente ai dispositivi di “parlarsi”, di reagire in modo stabile, di integrarsi e di scalare nel tempo senza dover rifare tutto.

Nel 2025, non basta installare lampade, sensori e attuatori: serve che siano interoperabili, affidabili, sicuri e che possano evolvere con aggiornamenti futuri. Protocolli vecchi possono ancora funzionare bene, ma il mercato è in fermento con l’arrivo di Matter e l’adozione crescente di Thread.

In questo articolo esploriamo i principali protocolli domotici attualmente in uso (Zigbee, Z-Wave, Thread/Matter…), li mettiamo a confronto in modo pratico e tecnico, e ti fornisco una guida concreta per decidere cosa usare nei tuoi progetti casa smart (o nei tuoi clienti).


2. I principali protocolli oggi

2.1 Zigbee

Zigbee è un protocollo molto consolidato nel mondo IoT / domotica. Si basa su IEEE 802.15.4 e opera tipicamente su 2,4 GHz. Supporta architetture mesh, dove ogni dispositivo può fungere da ripetitore e trasmettere dati ad altri nodi.

Vantaggi principali:

  • Consumo energetico contenuto → adatto per sensori alimentati a batteria
  • Scalabilità mesh: la rete può estendersi tramite ripetitori / hop
  • Ampia diffusione: molti prodotti sul mercato supportano Zigbee

Limiti da considerare:

  • Banda 2,4 GHz: sensibilità a interferenze da WiFi, Bluetooth, altri dispositivi
  • Penetrazione muraria limitata rispetto a frequenze più basse
  • Compatibilità variabile tra marche e versioni: esistono profili differenti

2.2 Z-Wave

Z-Wave è stato pensato specificamente per la domotica e opera su frequenze più basse rispetto a Zigbee (868 MHz in Europa). È anch’esso un protocollo mesh, ma con alcune differenze chiave. 

Vantaggi:

  • Migliore penetrazione dei muri / ostacoli tollerabili
  • Minore interferenza con reti WiFi (che operano su 2,4 / 5 GHz)
  • Certificazioni e interoperabilità con dispositivi Z-Wave certificati

Limiti:

  • Scalabilità dei “salti” (hop) limitata (tipicamente ~4 hop) 
  • Velocità di trasmissione modesta rispetto alle reti WiFi 
  • Il costo dei dispositivi certificati è spesso più elevato rispetto a soluzioni più “consumer”

2.3 Thread + Matter

Thread è un protocollo moderno basato su IPv6 progettato per reti mesh a bassa potenza, particolarmente adatto per sensori, attuatori e dispositivi smart a consumo ridotto. 

Matter non è (solo) un protocollo radio: è uno standard di interoperabilità (livello applicativo) che permette ai dispositivi di diversi marchi / ecosistemi di “parlare la stessa lingua”, sfruttando connessioni fisiche come Thread, WiFi o Ethernet. 

Punti di forza:

  • Interoperabilità: dispositivi certificati Matter dovrebbero funzionare insieme indipendentemente dal brand
  • Controllo locale: l’obiettivo è ridurre la dipendenza dal cloud
  • Evoluzione del mercato: molti produttori stanno adottando o integrando Matter

Sfide / limiti attuali:

  • Ecosistema ancora in via di maturazione: non tutti i dispositivi sono Matter-ready 
  • Necessità di “border router” / bridge per collegare Thread alla rete centrale
  • In molte installazioni esistenti, migrare completamente è costoso o complesso

3. Confronto tecnico — vantaggi e limiti

CaratteristicaZigbeeZ-WaveThread / Matter
Frequenza / banda2,4 GHz~868 MHz (UE)IPv6 su Thread / WiFi / Ethernet
Interferenze con WiFi / altri segnalimedio-altobassovariabile (dipende dallo strato fisico)
Penetrazione muro / ostacolimediamiglioredipende dallo strato fisico
Numero di hop / scalable meshbuonalimitata (~4 hop)rete Thread ben dimensionata
Consumo energetico (sensori)buonomolto buonoconcepito per bassa potenza
Velocità dati~250 kbps~100 kbpsvariabile (WiFi parte alta, Thread medio-basso)
Compatibilità / interoperabilitàbuona, ma vari profilimolto buona per dispositivi certificatipunto forte (Matter)
Stato di diffusione / maturitàconsolidatoconsolidatoin crescita / emergente

4. Casi pratici e scenari consigliati

4.1 Quando preferire Zigbee

  • Installazioni con molti sensori a batteria (zigbee supporta bene il consumo ridotto)
  • Ecosistemi già con dispositivi Zigbee (coerenza)
  • Ambienti dove puoi distribuire nodi ripetitori per rafforzare la rete

4.2 Quando preferire Z-Wave

  • Edifici con muri spessi / strutture difficili da attraversare
  • Situazioni dove la stabilità e la penetrazione del segnale contano più della velocità
  • Impianti in cui si voglia un protocollo “nato per la domotica”

4.3 Quando puntare su Thread / Matter

  • Progetti nuovi da zero, dove vuoi “future proof” l’impianto
  • Dove serve che i dispositivi di marche diverse funzionino insieme
  • Se desideri ridurre la dipendenza dal cloud

4.4 Strategie miste / ibride

Spesso la scelta vincente è ibrida: usa Zigbee o Z-Wave dove serve stabilità a basso costo, e Thread / Matter per dispositivi di nuova generazione o “asse centrale”. Assicurati che il tuo hub / controller supporti le varie tecnologie (o abbia bridge / gateway).


5. Il presente e il futuro dei protocolli

  • Matter è supportato da grandi aziende (Apple, Google, Amazon, Samsung) ed è destinato a diventare uno standard chiave per l’interoperabilità. 
  • Le versioni future di Matter (es. 1.3 / 1.4) estenderanno il supporto a nuovi dispositivi e miglioramenti di stabilità. 
  • Z-Wave non è morto: si evolve (es. Z-Wave Long Range), cerca di mantenere rilevanza in scenari dove la penetrazione a lungo raggio è importante. 
  • In alcune piattaforme, viene abbandonata la compatibilità con Z-Wave nei nuovi hub per dare spazio a Zigbee / Thread / Matter (vedi novità SmartThings) 
  • L’adozione del protocollo Thread crescerà man mano che più dispositivi saranno certificati e i router / dispositivi “border router” diventano più diffusi

6. Linee guida per scegliere nel tuo progetto

Quando devi decidere protocollo / mix di protocolli, valuta:

  1. Impianto esistente: cosa già c’è (cavi, dispositivi)?
  2. Obiettivi del cliente: “scalabilità”, “stabilità”, “compatibilità cross-brand”
  3. Budget: dispositivi Matter / Thread potrebbero avere un costo premium iniziale
  4. Distribuzione ambiente: muri spessi, distanze, ostacoli
  5. Supporto hub / controller: assicurati che il controller che usi supporti più protocolli o abbia gateway / bridge
  6. Flessibilità futura: preferire protocolli interoperabili o facili da estendere

Puoi anche fare una checklist decisionale (esempio):

  • Devo integrare dispositivi di marche diverse? → Matter / Thread
  • Ho molti sensori a batteria? → Zigbee o Thread
  • Ho muri spessi o ambienti difficili? → Z-Wave
  • Voglio ridurre latenza / interferenze con WiFi? → preferire protocolli non nel 2,4 GHz
  • Voglio che automazioni funzionino anche senza internet? → controllare se l’hub supporta esecuzione locale

7. Conclusione

Riassumendo: non esiste “il protocollo migliore” in senso assoluto. Ogni tecnologia ha punti di forza e limiti. Il successo di un impianto domotico sta nella scelta oculata, nella coerenza, e nella possibilità di evolvere nel tempo.